La Storia di Teramo

Antichità, greci e romani a Teramo
(1000 a.c – 300 d.c)

Scavi archeologici nella città di Teramo (area della Cona) attestano la presenza di un villaggio abitato già durante il periodo neolitico. La necropoli di Campovalano (nei pressi di Campli) permette di risalire alla presenza del popolo Piceno tra il 1000 a.c e il 300 a.c.. I resti di epoca romana nella città di Teramo (teatro e domus) ne attestano la vitalità fino al 410 d.c anno in cui venne distrutta dai Visigoti.


Dal rinascimento al risorgimento
(1400 d.c – 1700 d.c)

La ricchezza di opere d’arte di carattere religioso che è possibile trovare nell’area pedemontana ha portato diversi studiosi d’arte a parlare di un rinascimento abruzzese. La presenza di opere d’arte, così come di una tradizione artigiana viva ancora oggi, porta a riflettere sulla ricchezza del territorio in quest’epoca. La provincia è stato per lungo tempo confine del Borbonico e la Rocca di Civitella, immensa architettura militare, è stata tra il 1500 e il 1860 teatro di diverse battaglie.


Dalle grandi guerre a oggi

Superati i conflitti mondiali la provincia di Teramo ha conosciuto un importante sviluppo economico grazie alla presenza di realtà artigiane ed enogastronomiche di eccellenza. Oggi Teramo e l’Abruzzo si trovano ad affrontare la sfida della globalizzazione e quindi del dover raccontare il fascino della propria identità in Italia e nel mondo.