La complessità della storia della provincia di Teramo è testimoniata sia dalla ricchezza delle opere d’arte di carattere religioso sia dalla tracce delle battaglie che hanno definito i domini politici nei secoli. Dalla caduta dell’impero romano la provincia di Teramo è stata sotto influenza bizantina, longobarda, dello stato della chiesa e dei borboni.
Teramo
La città di Teramo venne distrutta e saccheggiata dalle truppe di Roberto di Loretello nel 1155; di tale evento rimane la traccia della Torre Bruciata in piazza Sant’Anna. Nella stessa pizza è possibile visitare la Chiesa di Sant’Anna dei Pompetti costruita nel VI sec. d.c.
Campli
Poco prima di entrare in città è possibile visitare la necropoli di Campovalano che attesta la presenza di insediamenti piceni. La città è ricca di chiese risalenti tra il XIV e XVIII secolo. Opere artistiche di particolare rilievo sono il soffitto ligneo e la cripta della Collegiata S. Maria in Platea. Il monumento caratteristico è La Scala Santa con i suoi 28 scalini di legno da salire inginocchiati.
Civitella del Tronto
La Fortezza di Civitella del Tronto venne costruita su una probabile preesitenza medievale per volere di Filippo II d’Asburgo nel 1564 in seguito ad un’eroica resistenza dei civitellesi contro le truppe francesi. Nel 1734 la dominazione passò ai Borboni che apportarono importanti modifiche. La Fortezza, posta a 600 m. sul livello del mare è una delle più importanti opere di ingegneria militare d’Europa (25.000 mq di estensione e una lunghezza di 500 m). La Fortezza venne utilizzata fino al 1861. All’interno della fortezza è possibile visitare il Museo delle Armi.